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Lancio di missili incrociato tra Israele e Iran: una vittima ad Haifa. La Giordania chiude lo spazio aereo. Netanyahu: «Non sanno cosa li aspetta»

14 Giugno 2025 - 23:00 Alba Romano
I missili lanciati dall'Iran sono caduti su Haifa, nella zona di Tamra, nel nord di Israele. L'Idf fa sapere di aver intercettato decine di missili lanciati dall'Iran anche fuori dallo spazio aereo del Paese

Una persona è stata uccisa nell’attacco missilistico iraniano alla comunità di Tamra, nella Bassa Galilea. I soccorritori riferiscono di 14 feriti in una casa a due piani colpita. L’esercito israeliano aveva infatti reso noto che alcuni missili erano stati lanciati dall’Iran verso Israele. I sistemi di difesa erano entrati in azione intercettandoli anche fuori dallo spazio aereo del Paese. Al contempo, l’aeronautica israeliana aveva cominciato a bombardando diversi obiettivi a Teheran. l Comando del Fronte Interno dell’Idf ha annunciato ora la revoca dell’indicazione di rimanere nei rifugi in tutto Israele. Secondo quanto riferisce la Bbc, alcune sirene sono state udite anche ad Amman, capitale della Giordania, che ha ora chiuso il suo spazio aereo. Nel secondo giorno di guerra tra Israele e Iran entrambi i Paesi preparano e al contempo attendono i prossimi colpi del nemico. L’aeronautica militare israeliana (Iaf) ha dichiarato nel pomeriggio che la sua operazione contro l’Iran «sta procedendo secondo i piani» e che ora si sta «preparando a un’ulteriore escalation improvvisa». Se gli attacchi condotti sinora miravano a ridurre il potenziale militare di Teheran e distruggerne le infrastrutture di superficie, fonti qualificate di sicurezza citate dall’Ansa sostengono che nella “fase due” Israele potrebbe utilizzare le Gbu-57 Mob, le bombe anti-bunker in grado di penetrare per decine di metri nel sottosuolo, con l’obiettivo di distruggere le infrastrutture sotterranee di sviluppo del programma nucleare. Al contempo l’esercito israeliano prevede che dopo quelli della scorsa notte, che hanno fatto almeno 3 morti, i bombardamenti dall’Iran riprenderanno in serata. Domani per questo potrebbero restare chiuse le scuole, e l’indicazione sarà di evitare di recarsi nei luoghi di lavoro non essenziali. «Con il passare dei giorni, la capacità dell’Iran di lanciare missili contro Israele diminuirà gradualmente», assicura però l’Idf.

Il messaggio di Netanyahu e le prossime mosse

«Quello che hanno visto finora (gli ayatollah, ndr) è niente rispetto a ciò che sentiranno nei prossimi giorni», ha detto in un video messaggio Benjamin Netanyahu. «Sento che qualcuno dice che non abbiamo ottenuto risultati, è falso. Eccome se ne abbiamo ottenuti. Abbiamo colpito duramente il sito di arricchimento dell’uranio e se c’è bisogno ritorneremo lì, colpito lo stabilimento strategico per rendere attive le bombe nucleari, preso di mira il gruppo di scienziati che portava avanti questi progetti. Questo porta indietro l’Iran sul nucleare di molti anni. Ora ci sono altre cose da fare che non posso dire», ha aggiunto. Secondo l’Idf, in dettaglio, l’aviazione israeliana ha colpito oltre 40 obiettivi nell’area di Teheran, inclusi centri di comando e infrastrutture strategiche, mentre nove scienziati e alti esperti coinvolti nel programma nucleare iraniano sono stati uccisi. «Decine di caccia operano liberamente sopra la capitale iraniana grazie ai nostri attacchi iniziali», ha affermato il portavoce dell’Idf, sottolineando come si tratti della penetrazione più profonda mai effettuata in territorio iraniano: «L’arrivo a Teheran ha un significato strategico e operativo ampio. Raggiungeremo qualunque posto sarà necessario per difendere i cittadini di Israele. Teheran non è più invulnerabile». 

Guerra di annunci

Dal suo canto, il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato che se «Khamenei continuerà a lanciare missili contro la popolazione israeliana, Teheran andrà in fiamme» e che «il dittatore iraniano sta trasformando i cittadini del suo Paese in ostaggi e li condanna a pagare un prezzo pesante, soprattutto gli abitanti di Teheran, a causa degli attacchi criminali contro i civili israeliani». L’Iran ha lanciato un avvertimento a Regno Unito e Francia, minacciando di colpire le loro basi militari presenti in Medio Oriente nel caso in cui dovessero interferire o ostacolare le sue operazioni contro Israele. La notizia è stata riportata da fonti iraniane, secondo quanto riferisce l’agenzia Reuters. E l’agenzia di stampa iraniana Fars citando una fonte informata in Iran, ha affermato che «secondo alti comandanti militari dell’Iran, la guerra si estenderà nei prossimi giorni e includerà anche basi statunitensi nella regione. Gli aggressori saranno l’obiettivo di una risposta iraniana decisa e su vasta scala».

Colpite zone residenziali

Un missile iraniano ha colpito nella notte un edificio residenziale a Rishon Lezion, nel centro di Israele, provocando due morti: un uomo di 40 anni e una donna di 60. I feriti sono almeno 20. È cominciato così il secondo giorno di guerra tra Israele e Iran, dopo l’attacco di Tel Aviv alle centrali nucleari di Teheran. Le sirene d’allarme hanno suonato poco dopo mezzanotte mentre l’esercito ha chiesto alla popolazione di raggiungere i rifugi. Le forze armate hanno «identificato missili lanciati dall’Iran in direzione del territorio dello Stato di Israele», si legge in una nota delle Idf. Si tratta della terza ondata di missili balistici lanciata contro Israele, dopo i circa 100 sparati nella serata di ieri. Intanto Israele annuncia di aver colpito per la prima volta gli schieramenti difensivi iraniani vicino a Teheran. E dice che la strada per la capitale è spianata.

La tv iraniana ha riportato che circa 60 persone, tra le quali 20 bambini, sono stati uccisi in un raid israeliano contro un edificio residenziale a Teheran. La Cnn cita il servizio dell’emittente iraniana che mostra immagini delle squadre di soccorso tra le macerie di un edificio di 14 piani nel compound residenziale di Shahrak-e Shahid Chamran. Il giornalista riferisce di 20 bambini rimasti uccisi, tra i quali un neonato di 6 mesi. Ieri l’inviato all’Onu dell’Iran Amir Saied Iravani ha detto che almeno 78 persone sono rimaste uccise nei raid israeliani, ma non è chiaro – sottolinea la Cnn – se queste 60 vittime di cui parla oggi la tv iraniana siano incluse in questo bilancio.

Il missile su Tel Aviv

L’esercito iraniano ha affermato che utilizzerà 2 mila missili nei suoi prossimi attacchi contro Israele, riportano i media locali. Si tratta di un numero 20 volte superiore rispetto ai missili lanciati finora. La prima vittima è una donna che era rimasta gravemente ferita nell’attacco missilistico di ieri sera contro la parte centrale del Paese, riferiscono i media israeliani. L’Associated Press ha mostrato le immagini di un’enorme esplosione avvenuta nella notte. L’attacco è arrivato all1,14 ed è stato ripreso dalla diretta streaming del Canale 12 di Israele. Secondo il team di investigazione del New York Times, alcune immagini pubblicate sui social media su Telegram mostrano «un attacco che ha colpito una parte del centro di Tel Aviv, dove si trovano numerose strutture militari, tra cui il quartier generale delle Forze di difesa israeliane». Un funzionario di Teheran ha detto alla Cnn che l’Iran colpirà puntando alle basi regionali di ogni paese che cercherà di difenderlo.

Il programma nucleare

Il New York Times invece scrive che nella prima fase degli attacchi israeliani non è stato colpito il più probabile deposito di combustibile nucleare iraniano che si trova fuori dall’antica capitale Isfahan. Nonostante sia uno dei più grandi siti nucleari del Paese, Israele si è mantenuto alla larga. E probabilmente, è stata una scelta ben precisa. Secondo gli esperti, c’è un rischio radiologico. Bombardare il sito di stoccaggio non innescherebbe un’esplosione nucleare ma potrebbe rilasciare combustibile nell’ambiente. Creando il rischio di radiazioni e trasformando di fatto l’impianto in una bomba sporca.

La risposta di Israele

La risposta dell’esercito israeliano arriva in un comunicato: «Per la prima volta dall’inizio della guerra, a oltre 1.500 km dal territorio israeliano, l’Iaf (l’Aeronautica militare israeliana) ha colpito schieramenti difensivi nell’area di Teheran», ha reso noto il comandante dell’Iaf, Tomer Bar, in un comunicato dell’esercito (Idf) pubblicato su Telegram. «Abbiamo condotto una serie di attacchi precisi di rilevanza operativa e nazionale che hanno migliorato la nostra superiorità aerea e la nostra libertà di azione in Iran», ha sottolineato Bar. «Abbiamo scelto di agire contro una minaccia esistenziale per i nostri civili, con professionalità, determinazione e precisione. Attività come queste richiedono un coordinamento e una collaborazione complessi tra diverse fonti e capacità all’interno della forza. L’Iaf continuerà a operare in tutti gli ambiti, in attacco e in difesa, come braccio strategico a lungo termine delle Idf», ha concluso.

La strada per Teheran

«La strada per l’Iran è stata spianata», hanno dichiarato questa mattina in un briefing il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir e il comandante dell’Aeronautica Tomer Bar, riferendosi al fatto che i caccia israeliani stanno operando liberamente nei cieli iraniani. Durante la notte, l’Aeronautica ha completato la distruzione dei sistemi antiaerei diretti dell’Iran, “sgomberando” la strada ai raid dell’Idf. Zamir e Bar hanno anche osservato che, in conformità con i piani, i velivoli dell’Aeronautica militare inizieranno a operare per attaccare obiettivi a Teheran.

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